Siamo sul mare, ma non solo. I posti dove oggi si pedala, fra tratti di strada bianca che più aiutano ad immaginare le greggi di passaggio, la spiaggia dove nel periodo giusto fiorisce la Camomilla di mare, conservano echi e storie di transumanza. Fra la costa e l’interno, come da puro spirito della Rete Ciclabile dei Trabocchi.
Settembre, andiamo
Lo abbiamo citato per Le tante anime dei Trabocchi e di nuovo lo citiamo per parlare di transumanza, pastori e “terra d’Abruzzi”. Sì, sempre lui, Gabriele d’Annunzio. Se la descrizione della “grande macchina pescatoria” rimane insuperabile, non da meno è quella del “Settembre, andiamo. È tempo di migrare”.
E allora andiamo alla ricerca dei posti che conservano tracce di transumanza lungo il sistema della Rete Ciclabile dei Trabocchi. Con in testa - e nel cuore - la celebre lirica contenuta in Alcyone (Milano, Treves 1903) che racconta appunto di quando i pastori con le greggi si spostavano dalle montagne abruzzesi giù verso il Tavoliere delle Puglie. E quindi: “Settembre, andiamo. È tempo di migrare./Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori/lascian gli stazzi e vanno verso il mare:/scendono all'Adriatico selvaggio/che verde è come i pascoli dei monti”.
Testimonianze dei passaggi
Stando sul Percorso Costiero oltre all’Adriatico selvaggio, sul tratto di spiaggia di Casalbordino Lido - quello della Camomilla di Mare - si incontrano dei cippi celebrativi della Transumanza. Portano l’iscrizione R.T. vale a dire Regio Tratturo. In altre parole, il Tratturo Magno L’Aquila-Foggia: siamo quindi su un tratto di quei totali 244 chilometri che appunto dall'Aquila portavano a Foggia.
Con il termine Tratturo “sono individuate le antiche vie armentizie, le prime testimonianze risalgono al 118 a.c., ossia le piste erbose che collegavano i territori montani dell’Abruzzo con il Tavoliere delle Puglie, per la transumanza del bestiame soprattutto ovino” (Fonte: Demanio armentizio). Oltre ai cippi sulla spiaggia c’è quello ben più evidente all’incrocio fra via Alessandrini e via Bachelet, in prossimità del quale il largo sterrato conserva la forma inequivocabile di uno stazzo. Ci sono anche i resti di un fontanile.
Fontanella e Tratturo
Si segnala che a pochi colpi di pedale qui parte il bel percorso 8 Stazione Fs Casalbordino/Pollutri - Scerni MARE - MONTI che porta verso le campagne di Casalbordino e poi più su ancora a collegarsi con 1C Colline e Vigneti MONTI - MARE .
E allora, all'incrocio fra via Aldo Moro e la SP 139 - non per niente in questo tratto chiamata Contrada Tratturo - c’è un bella fontanella che oltre a tornare utile porta l'incisione “Tratturo Aq-Fg Tratturello Lanciano Cupello”.
Altra testimonianza dei Tratturi va ricercata nelle origini del nome dell’attuale Santa Maria Imbaro. Il centro deve infatti il nome alla posizione lungo il celebre tratturo L'Aquila-Foggia verso la Puglia, con il passaggio caratterizzato dalla Chiesa di Santa Maria Imbaro: la "Sancta Maria in viam Bari", poi "Sancta Maria in Baro" e quindi il nome attuale. Il paese è nei pressi della traccia 6 Crinale Frentano MARE - MONTI.